2001 

Nel dicembre 2001 passai una selezione durissima.

Sembravano i provini del “Grande Fratello”, centinaia di persone in coda solamente per avere un posto di lavoro al McDonald’s.

Io non sapevo che fosse uscito un articolo sul giornale locale, che chiedeva di mandare un curriculum, in realtà lo inviai quasi per gioco del mio computer.

Divenni un membro “crew” di McDonald’s e in tre giorni passai da “crew” a Stewart. 

Solitamente questo passaggio dura tre mesi.

Lavorai in un ristorante inaugurato in un paese chiamato Acireale, la fila di clienti partiva dalla porta ed arrivava al bancone, era sempre ogni sera per mesi. 

Ero una specie di vampiro

Tornavo a casa alle tre di notte, poi lasciavo il motorino nel garage di mio nonno, e facevo un paio di chilometri a piedi per raggiungere la casa (ci trasferimmo ad Ognina quell’anno) dove vivevo con la mia famiglia. La mattina seguente mi dovevo alzare per seguire le lezioni dell’Accademia.

Anche se fu un massacro, fisico e mentale, imparai come funzionano gli ingranaggi che compongono una macchina per fare soldi. 

Fisicamente ero ridotto non benissimo, vestivo la taglia 44 di pantaloni, dormivo poco e mangiavo quello che capitava.

Ma grazie quel lavoro pagai tutti mi studi ed ho conservato anche parecchi soldi.

Non avevo nemmeno il tempo per spendere il soldi che guadagnavo.

Ancora oggi sono in contatto con i miei ex colleghi, alcuni di loro lavorano ancora in quel ristorante. Quando torno a casa, ogni tanto faccio una visita. Dentro quel posto, c’è una parte importante di me.